A Dubai la geoingegneria è diventata realtà anche per il mainstream.
Il 16 aprile a Dubai si è scatenato l’inferno, un inferno d’acqua, oltre 140 millimetri di pioggia caduti in 24 ore in un’area che mediamente ne riceve 95 millimetri in un anno, Ad Al-Ain, 100 chilometri a nord di Dubai, sono caduti addirittura 256 millimetri di acqua in 24 ore.
Dal momento che a Dubai l’utilizzo dell’inseminazione delle nuvole per modificare il clima, ovvero la geoingegneria, è realtà da decenni, e dal momento che già in passato si sono scatenate violentissime piogge, con il forte sospetto che ad aumentarne volume e violenza siano state proprio le operazioni di cloud seeding, quotidiani e tv mainstream non possono più negare l’evidenza. Come vedremo infatti alcuni hanno puntato il dito contro la geoingegneria, mentre altri hanno dipinto le operazioni di inseminazione delle nuvole come una cosa del tutto normale.
Dubai invece ha dapprima negato di avere effettuato operazioni di inseminazione delle nuvole, parlando di fenomeno naturale ed escludendo quindi ogni responsabilità della geoingegneria.
Dubai sott’acqua le immagini impressionanti
Le immagini di Dubai sommersa dall’acqua sono impressionanti e alcune sono andate in onda anche nei tg, specialmente il video dell’aeroporto allagato. Nella puntata vedremo una serie di video impressionanti che documentano quanto accaduto, compreso lo strano fenomeno della colorazione del cielo che nel bel mezzo della tempesta diventa verde. (L’articolo prosegue dopo le immagini)
Cielo verde a Dubai, colpa della geoingegneria?
Scrive l’indipendente:
È presto per fare valutazioni certe su quanto avvenuto, ma negli ultimi tempi gli eventi metereologici estremi nel Paese del Golfo si stanno moltiplicando. Grandi alluvioni si sono registrate anche tra l’11 e il 13 febbraio scorso, poi tra il 23 e il 25 febbraio e infine a metà marzo. In queste occasioni le piogge torrenziali si erano registrate in corrispondenza con vasti esperimenti di “cloud seeding”, ovvero di inseminazione artificiale delle nuvole: una tecnica di geoingegneria volta ad aumentare le precipitazioni. Esperimenti condotti alla luce del sole e confermati dalle stesse autorità, che le hanno descritte come «missioni mirate a migliorare le precipitazioni nel Paese».
Geoingegneria o cambiamento climatico?
Il “Sole 24 ore” titola: «Alluvione a Dubai provocata dall’uomo? Come funziona il “Cloud Seeding”».
Dopodiché non solo ammette la “normalità” di modificare il clima con la geoingegneria, ma ne spiega addirittura il funzionamento, come abbiamo visto nelle puntate precedenti: «Si iniettano nelle nuvole particelle di sale o di ioduro d’argento, in modo da formare cristalli di ghiaccio che si condensano in pioggia o neve, a seconda dell’altitudine». In realtà come sappiamo i materiali utilizzati sono anche altri come i sali di alluminio. Ma il quotidiano si affretta a specificare che Secondo «L’Organizzazione Meteorologica Mondiale, in condizioni ottimali, la semina può aumentare le precipitazioni di una singola nuvola fino al 20 per cento».
In realtà le stime ufficiali parlano di un aumento delle precipitazioni di una singola nuvola che può arrivare fino al 30%, ma sono comunque stime, chi può per esempio escludere che in casi particolari, in particolari condizioni, tale percentuale possa aumentare notevolmente? Nessuno perché mancano i dati e così è facile tranquillizzare tutti, un po’ come dire “Sì è vero utilizziamo la geoingegneria per modificare il clima, ma non è pericolosa, non può provocare alluvioni”. Gli stati che utilizzano l’inseminazione delle nuvole assicurano che le sostanze utilizzate sono assolutamente sicure per l’ambiente e per l’uomo.
Poi l’autore dell’articolo si domanda: “Le forti piogge a Dubai sono dovute alla semina delle nuvole?”
«Gli Emirati Arabi Uniti utilizzano la semina almeno dal 2002 per affrontare i problemi di siccità. Il Centro nazionale di meteorologia dell’emirato, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, ha dichiarato di aver seminato le nuvole il 14 e 15 aprile, ma non il 16 aprile, il giorno dell’alluvione. Il centro meteorologico non ha confermato l’informazione ad altri media. Se questa tecnica è stata utilizzata alla vigilia del nubifragio, meno chiaro è in quale misura abbia contribuito alla quantità inedita di pioggia caduta su Dubai. Secondo degli esperti interpellati dalla Bbc, se il cloud seeding ha avuto un ruolo, si è trattato di un contributo marginale ed è dunque sbagliato attribuirgli la principale responsabilità».
Sarà ma prima negano, poi ammettono ma tranquillizzano; la geoingegneria è sicura ed efficace! Questa frase mi sembra di averla già sentita e non è andato tutto bene.
Infine l’articolo fa una breve storia della geoingegneria sviluppata nei lontani anni ‘40
«Altri Paesi la stanno esplorando, poiché l’accelerazione dei cambiamenti climatici aggrava la siccità e la lotta per l’acqua. Viene utilizzata negli Stati occidentali degli USA e nei Paesi europei, tra cui Francia e Spagna. La Cina la utilizza regolarmente per l’irrigazione e per regolare le precipitazioni a Pechino, anche durante le Olimpiadi del 2008».
Senza contare Israele e altri stati, Insomma un articolo che qualche anno fa sarebbe stato tacciato di complottismo, oggi viene pubblicato da quotidiano nazionale. Ma almeno mette in guardia sui potenziali pericoli per la salute umana e per l’ambiante delle sostanze tossiche utilizzate.
Nella puntata vediamo altri articoli di mainstream che portano a pensare che l’uomo non sia esente da colpe, l’intervento di Mario Giuliacci, un video dove gli stessi Emirati Arabi spiegano come funziona la geoingegneria: le nuvole vengono irrorate tramite aerei (quindi le scie chimiche esistono?) o droni. Inizialmente si utilizzavano dei razzi che però andavano perduti oggi si utilizzano i droni.