Gli agricoltori sono arrivati con i loro trattori a Circo Massimo a Roma.
Nella seconda parte il mio intervento A Foligno in sala comunale, nel convegno organizzato dal Comitato Umani, dove spiego punto per punto le norme UE contro l’agricoltura e vedremo anche dei brevi video esplicativi.
Questa è la protesta degli agricoltori con i loro trattori, di tutti gli agricoltori, di ogni singolo agricoltore, indipendentemente che si riconosca o meno nelle due sigle “C.R.A. – comitati riuniti agricoli” oppure “Riscatto agricolo” o altre sigle, e l’obiettivo comune è fermare le politiche europee folli e liberticide.
Ma è anche la protesta di tutti i cittadini che vogliono continuare a mangiare i frutti della terra, della nostra terra, quella italiana e a mangiare carne italiana, quella vera non quella sintetica e che non vogliono vedere sugli scaffali dei supermercati prodotti a base di farina di insetti.
Trattori: tutti i riflettori su “Riscatto agricolo”
Partiamo dall’inizio: chi ha organizzato la protesta dei trattori? La risposta è il C.R.A. tramite la sua pagina Facebook, con i video di Danilo Calvani. Inoltre prima di dare l’annuncio si sono svolte riunioni in tutta Italia. Domanda: quelli di riscatto agricolo dove erano? La risposta ve la do tra poco.
Questo è un post del CRA del 13 gennaio, quindi in tempi non sospetti, nove giorni prima del 22 gennaio, data di inizio della protesta dei trattori. Il testo del post dice:
Domenica 14 gennaio a Campogaliano Modena, presso sala comunale R1 in via Marconi 18, ore 14,30 si terrà la riunione finale per la PROCLAMAZIONE della data di MOBILITAZIONE NAZIONALE. Motivi, punti e atro verranno illustrati nella riunione.
Questo il post del 14 gennaio, a fine riunione, Danilo Calvani indice la mobilitazione nazionale ad oltranza a partire dal 22 gennaio.
Questa è la locandina che sancisce l’inizio della grande protesta nazionale degli agricoltori con i loro trattori indetta dal CRA, come si legge sotto: presidi spontanei in tutta Italia. Perché come detto il CRA ha indetto la protesta ma non tutti gli agricoltori fanno parte del CRA, che voglio specificare è un’organizzazione di agricoltori, non è un sindacato.
Quindi a non ci sono dubbi, la manifestazione è stata organizzata e indetta dal CRA, a questo appello hanno aderito gli agricoltori di tutta Italia, sia del CRA che non appartenenti al CRA, perché condividevano i motivi della protesta e le richieste del CRA.
Comunque se qualcuno avesse dei dubbi, questo è l’annuncio di “Riscatto agricolo” del 21 gennaio:
Nel post si legge:
Il Coordinamento nasce per unire gli agricoltori a livello nazionale, la manifestazione che avrà inizio il 30 Gennaio sarà su più regioni!
Vi chiediamo di CONDIVIDERE e qui trovate tutte le indicazioni per ogni regione!
Avanti tutti agricoltori
Questo sarà uno dei presidi in Toscana!
Quindi lo stesso Riscatto Agricolo, con un post del 21 gennaio, senza dire una parola sulla manifestazione nazionale che sarebbe iniziata il giorno dopo, lancia una sua manifestazione nazionale con i trattori a partire dal 30 gennaio.
Ma scrive anche che riscatto agricolo non esisteva prima di questa protesta, e d’altronde il primo post della pagina Facebook risale proprio al 21 gennaio
Quindi mentre il CRA esiste da anni, riscatto agricolo è spuntato dal nulla il 21 gennaio, indicendo una sua manifestazione, che si è andata non solo a sovrapporre ma anche a confondere con quella già in atto organizzata dal C.R.A.
La cosa è chiarissima anche confrontando il numero di follower delle due pagine:
riscatto agricolo ha appena 3.229 follower mentre il CRA ha 108.654 follower.
Già il fatto che riscatto agricolo sia nato dal nulla il giorno prima dell’inizio della protesta nazionale e ne abbia indetta una per il 30 gennaio, dovrebbe come minimo fare riflettere.
Purtroppo il peggio deve ancora venire, appurato che riscatto agricolo dopo essere nato dal nulla il 21 gennaio, indice una manifestazione dal 30 gennaio che si va a confondere e sovrapporre con quella già in corso da giorni ed organizzata dal CRA, ma non dice una parola sulla enorme manifestazione che sarebbe iniziata il giorno dopo il 22 gennaio.
Andiamo avanti, il CRA indice la manifestazione con i trattori a Roma per l’8 febbraio
I presidi del CRA si posizionano tutti intorno a Roma, fuori dal raccordo, improvvisamente spunta un presidio su uno stupendo terreno vista GRA e via Nomentana, è quello di riscatto agricolo.
La mattina dell’8 gennaio mi reco al presidio del CRA di Cecchina che era ancora in allestimento, nel primo pomeriggio mi sposto al presidio CRA di Passo Corese, ma la mio arrivo è vuoto e un carabiniere mi informa che tutti i trattori del presidio del CRA si sono spostai al presidio sulla Nomentana.
Questo fa capire anche la buona fede degli agricoltori che si sono spostati sulla Nomentana probabilmente ignari di riscatto agricolo e convinti che fosse un punto migliore per far notare la protesta.
A quel punto decido di andare al presidio sulla Nomentana già pieno di trattori dove intervisto Salvatore Fais, che voglio ricordare è gravemente indiziato di aver strangolato, scuoiato e poi appeso ad un cartello stradale un povero lupo nel 2017, ovviamente è innocente fino al terzo grado di giudizio, saranno i tribunali a far luce sull’accaduto.
Come ho già raccontato l’atmosfera era molto diversa da quella che si respira nei presidi del CRA, c’era molta tensione, gli agricoltori si rifiutavano di parlare dicendo che non potevano, che solo i referenti potevano rilasciare interviste. Una cosa davvero strana …
Ancora più strano il fatto che a Cecchina fossi presente solo io e La7, mentre sulla nomentana c’erano tutti dalle TV mainstream, a quelle della contro informazione per arrivare a blogger e Youtuber.
Per quale motivo tutta l’attenzione della stampa era concentrata su un movimento, che senza dubbio non rappresenta la maggioranza degli agricoltori che protestano e che addirittura è nato dopo l’inizio della protesta?
Al di là delle differenze che vediamo tra poco, è chiaro che c’è più di qualcosa che non torna, anche perché il ministro Lollobrigida ha incontrato una delegazione di “Riscatto agricolo”, a Sanremo hanno letto il comunicato di “Riscatto agricolo”, per la prima volta è stato concesso il GRA, indovinate un po’ a chi? Ovviamente a “Riscatto agricolo”! per il giro con i trattori alle 23.00. Giro del GRA simbolico perché a quell’ora ha portato ben poco disagio alla circolazione.
Non solo i rappresentanti di riscatto agricolo, hanno sempre accolto festanti il ministro Lollobrigida, lo appoggiano e vogliono fermamente trattare con il governo.
Lollobrigida è andato a incontrare riscatto agricolo al presidio sulla Nomentana, ignorando ancora una volta tutti gli altri presidi.
Ovviamente è stato accolto con tutti gli onori, specialmente dai rappresentanti di riscatto agricolo e tutta la stampa lo ha sottolineato, aggiungendo che gli agricoltori abruzzesi gli hanno offerto gli arrosticini.
Nella realtà però qualche agricoltore si è arrabbiato perché si è accorto della farsa e ha inveito gridando “Non ho capito ma cosa siamo venuti a fare a Roma? A battere le mani a chi ci sta rovinando?”, ne è seguita un’ovazione da parte di molti agricoltori, questo dimostra che molti agricoltori erano presenti sulla Nomentana ma non sapevano nulla di “Riscatto agricolo” e della sua brama di accondiscendere il ministro e il governo e sono assolutamente contrari a trattare con il governo, specialmente in questo modo.
Insomma gli agricoltori che manifestano dal 22 gennaio sono stati totalmente ignorati, così come il CRA che al contrario è contro ogni trattativa e chiede fermamente l’accoglimento delle richieste degli agricoltori da parte del governo.
Ma per l’opinione pubblica il ministro Lollobrigida è stato accolto festosamente dagli agricoltori che gli hanno anche offerto gli arrosticini, insomma un chiaro spot che però nulla ha a che fare con la realtà della protesta che infatti continua in tutta Italia.
Infine mentre molti trattori del CRA hanno partecipato sia al presidio sulla Nomentana che al giro sul GRA, quelli di riscatto agricolo hanno deciso di non partecipare alla manifestazione del 15 febbraio a Circo Massimo indetta dal CRA.
Inoltre il Cra ha cercato una mediazione e l’unione anche con riscatto agricolo, ma ha incontrato un vero e proprio muro, per non dire di peggio.
Infine nemmeno gli organizzatori della manifestazione del Campidoglio hanno voluto partecipare, nonostante il CRA volesse partecipare alla loro. Il motivo? Anche loro vogliono trattare con il governo. Direi che le cose sono chiarissime.
La denuncia di Danilo Calvani del CRA
Danilo Calvani aveva già denunciato il fatto che all’interno di riscatto agricolo ci fosse un consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ora se la prende anche con Coldiretti.
I sospetti sono molto forti, e come abbiamo visto gli indizi non mancano, se Calvani avesse ragione, Riscatto agricolo sarebbe una creatura di “Fratelli d’Italia/Coldiretti” per manipolare la protesta, mettere in bella luce il ministro accolto festosamente dagli agricoltori e affossare la protesta con una finta trattativa.
Grande caduta di stile del quotidiano “La Verità”, che dopo aver assunto posizioni pro Israele, sembrerebbe prendere le parti di riscatto agricolo, martedì 13 scriveva:
Si temono sul fronte del Cra che vuole sfilare giovedì a Roma fino al Colosseo infiltrazioni da parte di Giuliano Castellino, ex leader di Forza Nuova, che da giorni ha annunciato di voler partecipare con la sua Ancora Italia. E per questo il movimento di Riscatto Agricolo ha preso le distanze.
La partecipazione di Castellino al fianco del CRA è stata esclusa nella maniera più assoluta da parte del CRA, che ha ribadito niente politica, niente partiti, solo bandiere italiane e la parola solo agli agricoltori. Infatti Castellino e Forza nuova non erano presenti alla manifestazione
La diffusione da parte degli organi di stampa e non solo della partecipazione di Forza Nuova è soltanto l’ennesimo tentativo di gettare fango sugli agricoltori e sulla loro sacrosanta protesta. Mentre i motivi per cui “Riscatto agricolo” ha preso le distanze sono chiarissimi e Forza Nuova non c’entra nulla, è solo la scusa da proporre all’opinione pubblica.